Una settimana sul Cammino francese di Santiago

Cammino di Santiago: da Leon a O’Cebreiro

(23 giugno – 1 luglio 2018) – 16 adulti di cui un disabile con “joelette” perchè SI PUO’ FARE!

Viaggio in aereo ed auto
 
Partenza alle 12,15 dall’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) con un volo Ryanair verso Santander. Affitto in aeroporto di tre automobili e partenza verso Leon con sosta al mare a Lianes: molto carina. Proseguimento del viaggio, in parte in autostrada, fino a Leon con alloggio presso l’albergo dei Cappuccini “San Francisco de Asis”. In questi giorni in città c’è la grande festa patronale di Leon, dedicata a San Giovanni con street-food, musica e molta gente. Da vedere in versione notturna soprattutto la bellissima cattedrale ed il palazzo che ospita il Museo Gaudì.

Leon
 
Bella città in cui vediamo i primi pellegrini con zaini e scarponcini, alcuni in bicicletta. Oltre alla stupenda cattedrale sono da vedere: Sant’Isidoro, la Plaza de Nuestra Senora del Camino, il bellissimo palazzo con il museo di Gaudì, la Plaza Major, San Marco ed il lungofiume (Bernesga) affiancato da un bel vialone alberato e fiorito.

Prima tappa: Leon – San Martin del Camino (25 km)

Partenza alle 6,15 da Leon lungo un percorso che porta dapprima alla cattedrale, poi a San Marco e quindi, dopo aver superato il fiume, attraversa tutta la brutta periferia della città. Il sentiero è quasi sempre affiancato dalla strada percorsa da diverse auto e camion. Il percorso è quasi tutto in piano e con pochi punti di rifornimento. Arrivo a San Martin del Camino dopo 6 ore circa. Siamo alloggiati presto l’hostal Santa Ana che ha delle belle camere nuove e grandi in abitazioni con le galline che gironzolano attorno. Il paesino è insignificante ma almeno ha un negozietto con tutto il necessario.

Seconda tappa: San Martin del Camino – Astorga (24,4 km)

Partenza alle 6,15 per una tappa abbastanza piana e assolata. I primi 7 km si snodano vicino alla strada ma poi si trasformano in stradine sterrate in mezzo alla campagna ed alle colline: bell’ambiente. La parte finale è nuovamente in piano. Lungo il percorso attraversiamo il bel paese di Hospital de Orbigo con un fantastico ponte in pietra. Bella la sosta ristoratrice da David che vive tutto l’anno all’aperto fornendo frutta e generi di conforto ai pellegrini in cambio di un’offerta non espressamente richiesta. Il posto è fresco e ci sono vari posti per sedersi a riposare, lavarsi le mani e rifocillarsi in particolare con frutta buonissima. Si prosegue quindi fino ad Astorga sotto un sole molto caldo. Da vedere la bella cattedrale gotica di Santa Maria, il palazzo episcopale di Gaudì ed il municipio. Siamo alloggiati 3 km prima della città presso l’hostal “Juli”.

Terza tappa: Astorga – Foncebadon (25,7 km)
 
Oggi tappona in salita con sveglia prestissimo, come al solito, e colazione nel primo bar aperto. La salita inizia dapprima dolce e poi man mano sempre più ripida ?e a volte anche sconnessa. L’ultimo tratto di 6 km lo percorriamo sulla strada asfaltata perchè con la joelette sarebbe troppo difficoltoso. Foncebadon si trova a 1400m di altitudine. Siamo alloggiati circa 6 km prima del paese presso l’hostal “La candela” a Rabanal del Camino. L’hostal, simile ad un agriturismo, è nuovissimo e ci sono le mucche al pascolo poco distante. Il paese è grazioso come quasi tutti quelli che si incontrano da queste parti: case in pietra e balconi in legno con le immancabili cicogne sui campanili delle chiese.

Quarta tappa: Foncebadon – Ponferrada (27,9 km)

Oggi inizio in salita e al freddo verso la Cruz de Hierro, il punto più alto del camino (1500 m), dove i pellegrini sono soliti posare souvenir o pietre (a volte portate da casa) che simboleggiano il fardello che in quel punto vogliono depositare a terra. Dopo le foto di rito si prosegue, per noi che utilizziamo la joelette, in gran parte su asfalto lungo la discesa verso Ponferrada. Diverse persone ci hanno sconsigliato infatti di percorrere il sentiero perché troppo sconnesso e roccioso. Lungo il percorso si attraversano dei paesini molto belli e nel più suggestivo, Molinaseca, ci siamo fermati per il pranzo. Il paese ricco di verde e con un bel ponte in pietra, è attraversato da un fiume balneabile, anche se freddo. La tappa è stata abbastanza faticosa a causa delle ripide discese su asfalto. A Ponferrada c’è un bellissimo castello. Noi siamo alloggiati presso l’hotel “Aroi”.

Quinta tappa: Ponferrada – Villafranca del Bierzo (23,2 km)

Colazione in hotel e poi si parte per una lunghissima camminata attraverso la periferia di Ponferrada, in piano. Circa a metà strada si devia per la campagna che si caratterizza per la presenza di dolci colline ricoperte da vigneti: un bel paesaggio. Arriviamo a mezzogiorno a Villafranca del Bierzo dove ci accolgono un castello, diverse chiese (tra cui quella di Santiago) ed un fiume balneabile (acqua molto fredda) con una riva erbosa piena di giovani a riposare. Questo paese è detto anche la “Piccola Compostela” perché anticamente i pellegrini malati o sfiniti che non riuscivano più a raggiungere Santiago potevano fermarsi qui e ricevere in chiesa il perdono dei loro peccati. Alcuni di noi si recano a Lugo ad affittare le auto autonecessarie per “accorciare” la tappa di O’Cebreiro (visto che per domani è prevista molta pioggia) e quindi andare direttamente a Santiago e all’aeroporto. Siamo alloggiati presso l’hotel “Plaza Major” che si affaccia proprio sulla piazza del paese.

Sesta ed ultima tappa: Villafranca del Bierzo – O’Cebreiro

Dopo aver fatto colazione in hotel, ed aver lungamente meditato sul meteo previsto per la giornata, decidiamo di percorrere in auto i primi 20 km (dei 28,4km) della tappa per O’Cebreiro. Sarebbe la tappa più lunga e più faticosa della settimana, ed il fatto che sia prevista pioggia e che il sentiero sia impraticabile con la joelette in caso di maltempo, ci fa scegliere di ridurre drasticamente i km da percorrere a piedi e di spingere la joelette lungo la strada asfaltata. All’inizio partiamo bene, spingendo e tirando praticamente tutti insieme perché il percorso è ripido, ma ad un certo punto si mette a piovere, dapprima poco poi sempre più forte. Ci copriamo con le mantelle ma ad un certo punto dobbiamo desistere perchè il temporale è troppo forte e un po’ alla volta percorriamo tutti gli ultimi km in auto. O’Cebreiro, situato a 1300m, è molto panoramico, grazioso, con le casupole celtiche dai tetti impagliati ma anche abbastanza turistico. Da qui il viaggio prosegue in auto dapprima a Lavacolla dove abbiamo l’hotel e poi a Santiago de Compostela per una breve visita soprattutto alla sua grande e bella cattedrale, finalmente libera dalle impalcature. Al suo interno c’è la tomba di San Giacomo e, in un monumentale e dorato altare, la statua del santo che i pellegrini vanno ad abbracciare. Le vie del centro storico sono animate e piene di pellegrini stanchi ma felici per la meta raggiunta.

Viaggio

Dopo poche ore di sonno, e la consegna delle auto in aeroporto, prendiamo il volo per Bergamo delle 6,35.

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