Provenza in camper

(30 maggio – 7 giugno 2015)
Autocaravan: Laika EcoVip 3 – Equipaggio: 3 adulti

Carnoles, Cap Martin, Menton

Spostamento a Carnoles nell’area camper di Avenue de la Plage che si trova nei pressi della stazione. Percorriamo a piedi la passeggiata “Le Corbusier” fino a Roquebrune Cap Martin. Bella la spiaggia a piccoli ciottoli “del Buse” con un bel mare colorato e ombra naturale (a circa 1 ora e un quarto da Carnoles, 5 minuti in treno).
Alla sera giro in centro a Menton (10 minuti in bici, 25 minuti di camminata veloce) con passeggiata alla chiesa.

Beaulieu sul Mer, Eze

Alle 9 di mattina da Carnoles prendiamo il treno (7,5€ A/R) per Beaulieu sur Mer e ci dirigiamo prima alla penisola di St. Hospice (Cap Ferrat) e poi alla bellissima spiaggia Paloma. Rientriamo verso le 18. Dalla stazione di Beaulieu sul Mer alla spiaggia ci vuole circa 1 ora (passando dal piccolo centro di St. Jean). In spiaggia per avere il sole fino a tardi occorre posizionarsi al centro oppure, se si preferisce l’ombra, ci sono zone con ombra naturale già a partire da fine mattina. La spiaggia è anche attrezzata e c’è un ristorante.
Al tramonto andiamo a Col di Eze e poi ad Eze (dove ci sono alcuni parcheggi ma spesso pieni o vietati ai camper). Il grande parcheggio della fabbrica di profumi “Fragonard” è utilizzabile solo se si visita la fabbrica. Eze è un villaggio medievale, molto affascinante specie in versione notturna. Ci sono vari punti panoramici sul mare anche verso Beaulieu su Mer e Cap Ferrat.

Eze, Antibes, Frejus

Al mattino andiamo a visitare la fabbrica di profumi “Fragonard” (che però qui ad Eze produce solo saponette e cosmetici). I profumi li distillano a Grasse (anche se li vendono pure qui nelle varie versioni: concentrati al 24% o al 15%).
Dopo la visita ci trasferiamo ad Antibes con la strada statale e ci dirigiamo verso Port Vauban dove però i parcheggi sono tutti vietati ai camper (addirittura con sbarre cemento). Andando in direzione di Montecarlo si può sostare a circa 1 chilometro dal porto. Noi abbiamo parcheggiato, per visitare il centro storico, vicino ad un centro sportivo appena oltre il porto, sulla destra. Antibes è carina come cittadina ma il mare non è granché così come quello di Frejus all’altezza di “Base Nature”, dove peraltro si può parcheggiare liberamente.
Alle 19 ci spostiamo verso il centro di Frejus perché qui a “Base Nature” chiudono il cancello. Per la cena troviamo posto in un parcheggio distante circa 1 km dal centro, non lontano dalla stazione. Visitiamo quindi il centro storico dominato dalla cattedrale con un bel chiostro e dal municipio (ex palazzo vescovile).

Frejus, Grimaud, Hyères

In mattinata torniamo alla spiaggia “Base Nature” di Frejus dove è possibile anche fare un giro in bicicletta nel golfo di St. Aygulf. E’ una passeggiata che si può fare attraversando gli ampi spazi attrezzati per la pratica di vari sport della “Base Nature” (che è una ex base aeronautica da cui, nel 1913, partì Roland Garros per la prima trasvolata sul Mediterraneo, con approdo in Tunisia) per poi arrivare alle piste ciclabili nei pressi del grande centro commerciale di Frejus. A metà tragitto c’è una bella spiaggia attrezzata con un grande ristorante.
La sera ci spostiamo, fuori dall’autostrada, prima al bel villaggio medievale di Grimaud (con le rovine molto panoramiche di un castello) e poi a Hyeres (Presqu’ile de Giens, località “la Tour Fondue”) dove sembra essere vietata la sosta camper nei parcheggi a pagamento e dove il camping è già chiuso (sono passate da poco le 23). Rimaniamo quindi a bordo strada per la notte e anche per il giorno dopo (a circa 800 metri dal posto in cui si prende il traghetto per le isole Porquerolles).

Porquerolles, Aix en Provence

Oggi ci imbarchiamo per le Porquerolles alle 9 di mattina (gli altri imbarchi sono alle 7,30, 9,30, 10, cioè all’incirca ogni mezz’ora). Il costo è di poco meno di 20€ a testa A/R (14,90€ per le biciclette che però lasciamo in camper perché costa uguale affittarle direttamente sull’isola). Una volta sbarcati visitiamo le spiagge del lato nord dell’isola (dall’altra parte le coste sono alte e rocciose). Vediamo prima Plage d’Argent (con acqua un po’ stagnante), poi Plage de la Courtade (bella, forse la migliore, con bagno bellissimo anche se ci sono un po’ troppe barche in mare appena oltre le boe). Bagni successivi a la Plage de Notre Dame, sul lato orientale dell’isola, a circa 3,5 km dal porto. Anche qui acqua splendida, pini marittimi alle spalle, sabbia fine e ombra naturale fino alle 13 poi farà molto caldo. Prendiamo il traghetto di ritorno alle 18 (il viaggio dura una ventina di minuti e l’ultima barca parte alle 19).
Ci spostiamo poi ad Aix en Provence dove non è facile trovare parcheggio nella zona della città vecchia. Ci sistemiamo così in Rue de Cuques che diventa poi Avenue Pierre Puget (vicino al Parc Jourdan e alla cittadella universitaria). Da qui si arriva a piedi in un quarto d’ora circa in Cours Mirabeau e alla monumentale fontana realizzata nel 1860. L’aggettivo che più qualifica Aix en Provence (dove nacquero e vissero Cezanne ed Emile Zola) è: animata! Ci sono tanti caffè e rosticcerie. I dolci tipici sono i “caulisson” a base di mandorle. Tantissimi giovani in giro, nei bar e nei parchi fino alla sera tardi.

Aix en Provence, Cadenet, Lourmarin, Bonnieux

Al mattino torniamo nel centro storico di Aix en Provence e visitiamo la cattedrale di Saint Sauveur (con il famoso dipinto della boscaglia in fiamme dove troneggia la Madonna solo lambita dall’incendio), le viuzze e le numerose piazze con fontane.
Andiamo poi verso il Luberon, toccando Cadenet, Vaugines, Cucuron e infine Lourmarin dove è assolutamente gradevole sostare in un parcheggio con ciliegie mature (in questo periodo). Il bel villaggio, dove è sepolto Albert Camus, è dominato da un castello visitabile.
Torniamo poi un po’ indietro per andare all’Abbaye de Silvacane (ormai abbandonata dai monaci). La visita costa 7,5€.
Spostamento poi a Bonnieux, ennesimo bel paesino arroccato con ottima sosta camper nella parte alta (parcheggio indicato solo per auto) dove ceniamo più che bene all’Heure Bleue By Yoha in ottima posizione panoramica con tramonto e vista sul Mont Ventoux e sui paesini limitrofi (tra cui Lacoste con il castello di De Sade). Notte tranquilla nel parcheggio.

Abbaye de Senanque, Coustellet, Fontaine de Vaucluse
 
Al mattino trasferimento verso l’Abbaye de Senanque dove arriviamo passando per Gordes, un bellissimo pesino di cui però ci accontentiamo solo di ammirare alcuni scorci dall’alto. Visitiamo l’abbazia dopo aver constatato che la fioritura della lavanda ancora non c’è (è prevista per luglio-agosto). A metà giugno, più a nord di dove ci troviamo ora, dalle parti di Sault fiorisce in anticipo il lavandino (che è una lavanda ibrida dagli steli più lunghi) mentre la lavanda vera e propria fiorisce in estate. La visita all’abbazia è con una guida francese (7,5€ a persona con o senza la guida): vediamo il dormitorio, il chiostro, la chiesa e la sala consiliare dove ancora si riuniscono i 9 monaci cistercensi presenti, più due novizi, e dove appena fuori dalla porta d’accesso si trova l’unica immagine dell’abbazia (un demone).
Facciamo poi un salto al Museo della Lavanda a Coustellet (nel Luberon) ma ci limitiamo a guardarlo dall’esterno perchè sembra consistere solo in filmati e collezioni di alambicchi in rame rosso usati dal XVI secolo ad oggi.
In pomeriggio ci dirigiamo a Fontaine de Vaucluse dove c’è un apposito parcheggio per camper (12€ per 24 ore di sosta). Bisogna prima acquistare per 4€ una tessera smagnetizzatile che può essere utilizzata, per ora, in una trentina di altre strutture simili in giro per la Francia. Dal parcheggio in una ventina di minuti si arriva al paese, tra piante maestose e le acque fresche e verdeggianti della Sorgue, e quindi alla sorgente. L’invaso d’acqua più a monte (la vera Fontaine) risente dell’abbassamento del livello tipico del periodo estivo.  Dalle parti della Fontaine c’ è un interessante mulino-museo che viene ancora utilizzato per produrre carta dalla macerazione degli stracci. In paese vi è anche il Museo Petrarca perché il poeta visse per un periodo in una località limitrofa (chiaro il tentativo dei francesi di annoverarlo tra i loro uomini illustri). Dormiamo nell’area camper (dotata di camper service e di alcuni attacchi luce).

Entrevaux

Viaggio di ritorno, eterno nella parte francese perché abbiamo preso il percorso che passa da Apt, Forcalquier, ecc. ed abbiamo imboccato l’autostrada A8 solo dalle parti di Nizza. Pranzo a Entrevaux, graziosa località dominata da un ponte levatoio e con una fortezza in alto. Tutta la zona attraversata è paesaggisticamente interessante ma le numerose curve consentono una media intorno ai 45 km/h. A metà mattina siamo passati accanto al grande lago Sainte Croix molto frequentato dai camperisti.
In tutto abbiamo percorso circa 1450 km.

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