(30 agosto – 12 settembre 2004)
Autocaravan: Laika EcoVip 3 – Equipaggio: 2 adulti e 1 cane
Moulins (30 agosto, lunedì)
Da Annecy in poi percorriamo solo strade senza pedaggio attraversando l’Alta Savoia, molto bella e con tante mucche. Sosta di due ore a Moulins: molto bella, sia per le case che per le chiese e le vie antiche. Sosta notte a Bourges sotto il parcheggio gratuito del centro storico, vicino ad un’area sportiva con camper service (forse è un’area camper in costruzione).
Bourges, Tours (31 agosto, martedì)
Visita a Bourges con la sua splendida cattedrale gotica, ma molto belle anche le viuzze con case a graticcio, i giardini fioriti ed i palazzi, tra cui quello di Jack Coeur che pare avesse scoperto come trasformare qualsiasi metallo in argento e per questo era diventato molto ricco. Riprendiamo il viaggio e passiamo a dare un’occhiata al castello di Chenonceaux ma non si può vedere da fuori quindi non ci fermiamo. Davanti al castello c’è un grande parcheggio con molti camper.
Proseguiamo per Tours che, a parte il traffico notevole, è molto bella. Sostiamo lungo la Loira nei pressi del ponte pedonale (dall’altro lato della vecchia Tours). Bellissima la facciata della cattedrale gotica e bello il quartiere della vecchia città e anche la cattedrale di San Martino, poi demolita, di cui rimangono solo due torri. Molto animata la parte vecchia della città.
In generale tutta la parte di Francia che stiamo vedendo è ricca di aiuole fiorite molto ben curate.
Per la notte andiamo nel piccolo paesino di Crosmieres perché non abbiamo abbastanza gasolio e qui dopo le 19,30 si può fare benzina solo con la “carta bancaria”. Dormiamo nel parcheggio pubblico all’interno del paese verso il municipio, mentre ceniamo nei pressi del campo sportivo.
Fougeres, Mont Saint Michel (1 settembre, mercoledì)
Arriviamo in Bretagna, a Fougeres, dove sorge il più grande castello medievale francese. Infine giungiamo a Mont Saint Michel. Il parcheggio dell’isola costa 8 euro al giorno ma bisogna spostarsi per la marea, così andiamo nel parcheggio gratuito che si trova all’inizio della diga, sulla destra, in erba, enorme, bellissimo e con una splendida vista sull’isoletta. Ci fermiamo lì a dormire ed useremo le biciclette per andare a vedere isola e maree che distano solo 2 km scarsi. Sull’isola c’è un borgo medievale ora pieno di negozietti, bar e ristoranti: molta gente! Un camminamento permette di vedere dall’alto le maree e l’abbazia è visitabile (7 euro). Il tutto è molto bello non per niente l’isola si chiama “La meraviglia d’occidente”. I prodotti tipici sono biscotti al burro e sidro. Visitiamo abbazia ed isola e poi torniamo alle 19 per vedere l’arrivo dell’alta marea delle 20,30 che in realtà è stata alle 21, in contemporanea con il tramonto. L’attesa della marea dai bastioni è lunga perché quando è lontana sembra avanzare pianissimo, mentre quando arriva “galoppa”. Il tutto assomiglia però più ad un fiume che avanza, perché l’acqua scorre lungo canali scavati nella sabbia che solo quando sono completamente pieni tracimano e riempiono tutto: a quel punto è mare. La sera il monte è tutto illuminato e particolarmente suggestivo.
Mont Saint Michel, Cancal (2 settembre, giovedì)
Ancora visita al monte ma manchiamo la marea perché arriviamo troppo tardi. Gironzoliamo tra i vari camminamenti e, incredibile, mentre la marea sta finendo di salire accanto alla passerella in legno compare dal mare un’animale (lontra?) che guarda un po’ i turisti allibiti e poi si immerge e se ne va! Nel primo pomeriggio ci torniamo durante la bassa marea, per fare il giro a piedi dell’isola, via sabbia, ma quasi subito dobbiamo desistere perché si scivola troppo. Ci avviamo così solo per un pezzettino verso l’isoletta di fronte.
In pomeriggio ci spostiamo a Cancal dove sostiamo nell’area camper poco oltre il cavalcavia, vicino al lungomare (camper service gratuito, acqua a 2 euro ogni 50 litri con gettone da acquistare in paese), sterrata e non piana (un pochino rumorosa). Cancal è il centro per la coltivazione delle ostriche che si può vedere in fondo al paese. Saliamo alla chiesa e poi scendiamo verso l’allevamento delle ostriche passando dal belvedere e prendendo un sentiero indicato che va al porto. Anche qui ci sono vistose maree.
Saint Malò, Dinard, Cap Fréher (3 settembre, venerdì)
Ci spostiamo a Saint Malò e sostiamo al porto dopo un ponte mobile nella zona dei traghetti (gratuito). Visitiamo la città sia dentro le mura che sopra le mura (molto panoramiche). Bella la chiesa principale anche se fortemente ricostruita dopo i bombardamenti dell’ultima guerra, come molte zone della città stessa. Saint Malò da città di corsari ora è diventata una città balneare grazie alle spiagge ed al bel mare verde e pulito (anche qui comunque bisogna aspettare la bassa marea per poter vedere le spiagge e volendo raggiungere a piedi l’isoletta accanto).
Nel primo pomeriggio andiamo nella località di fronte al golfo (Dinard) passando sopra alla diga del fiume che sfrutta le maree e ci fermiamo in spiaggia qualche ora al sole. Il tempo per ora è sempre stato bello e caldo, l’oceano calmissimo e qualcuno fa il bagno. Anche qui grande bassa marea con le barche che si adagiano tutte su di un fianco.
Andiamo poi a Cap Fréher passando per la litoranea e vedendo un bel tratto di Bretagna: belle casette, verde, belle spiagge grandi e sabbiose, belle chiese in pietra con alto campanile e tanti fiori. Al faro del capo paghiamo 2 euro per accedere alla zona destinata a parcheggio e poi ci fermiamo per la notte. Posto molto panoramico con un’alta scogliera, bel tramonto e tantissimi cormorani e fiori (erica e ginestra).
Cap Fréher, Erquy, Val Andrè, Pointe de Arcouest (4 settembre, sabato)
Al mattino, sempre sereno e senza vento, passeggiata panoramica verso destra con avvistamento di un piccolo serpentello sui cespugli. Si riparte verso sinistra: strada molto bella, panoramica, tra il verde e le spiagge sabbiose e con vista mare. Diverse possibilità di sosta camper nel comune di Fréher, oltre a numerosi campeggi. In una di queste spiagge una trentina di persone sta facendo surf. Andiamo a vedere le “Sable d’or”, sempre nella “Costa di smeraldo” e sostiamo ad Erquy nell’area camper sul mare (Plage de Caroval): sosta a 2 euro, scarichi gratis, 100 litri d’acqua a 2 euro, docce fredde gratis. Proseguiamo e nei pressi di Val Andrè guardiamo un altro paio di belle spiagge, lunghe e profonde, con acqua tipo “Toscana”. Poi perlustriamo le Pointe du Rosolier, 25 km a nord di Saint Brieuc visitando brevemente Place de Rosaires (troppa gente, parcheggi pieni) e sostando a Martin Plage dove abbiamo raccolto grosse conchiglie e gusci di ostriche. Entrambe le località sono abbastanza belle e cinte da falesie alte circa 40 metri, infatti ci sono parapendii e deltaplani in cielo.
In serata trasferimento a Pointe de Arcouest in un parcheggio-prato con una trentina di camper tutti per noi stranieri (tedeschi e francesi), gratuito, con vista sull’arcipelago comprendente l’isola di Brèhat e altri 95 isolotti. Per andare sull’isola di Brèhat ci sono due possibilità: biglietto andata e ritorno a 7,5 euro (10 minuti la durata della traversata) o periplo dell’isola in barca più giro a piedi sull’isola (grande 3,5 km x 1,5 km) e ritorno con la tratta normale. La prima corsa è alle 8.15, l’ultima alle 19. Questa sera abbiamo visto il tramonto più suggestivo da quando siamo qui. In Bretagna quello che piace di più è la temperatura, l’ampiezza degli spazi, la pulizia e la cura dei luoghi, la bellezza delle case, il poter vivere bene all’aria aperta in mezzo ad una natura “maestosa”.
Isola di Bréhat, Paimpol, Abbazia di Beauport, Treguier, Port Blanc (5 settembre, domenica)
Gita all’isola di Brèhat: graziosa con possibilità di passeggiate verso i punti panoramici (fari, chiesette, ecc.). Molto bella la zona del faro più a nord (3,3 km) situato su una scogliera rossastra e con bei prati per sostare ed ammirare il panorama. Qualcuno gira in bicicletta ma essendoci diversi gitanti a piedi (è domenica) tutto sommato è più agevole passeggiare che pedalare.
In pomeriggio ci spostiamo a Paimpol nell’area camper indicata (verso la costa dell’Arcouest con camper service gratuito, corrente elettrica ma difficoltà di scarico per WC non estraibili). Zona di ostriche e di artisti.
Andiamo anche a vedere l’abbazia di Beauport ma solo dall’esterno (la visita completa è a pagamento). Qui c’è pochissimo parcheggio ma l’abbazia merita una sosta perché è molto suggestiva. Il tetto è crollato ed è attorniata dal verde e da tanti fiori anche tra le navate della chiesa stessa.
Proseguiamo quindi per Treguier dove c’è una delle più belle cattedrali della Bretagna, in stile gotico fiammeggiante dedicata a Saint Yves, ecclesiastico vissuto tra il 1250 ed il 1300 in questa zona. Molto bella anche la cittadina, a cominciare dalla piazza della chiesa per proseguire con il viale che la collega all’estuario del fiume (tante vecchie case a graticcio con splendidi fiori). Poi proseguiamo con il giro della “Costa della ginestre” nei dintorni di Pont Blanc e Pointe de Chateau: molto frastagliata e ricca di isolette, poco battuta dal turismo forse anche a causa delle strade strette. In questa zona c’è la famosa casa tra le rocce, non facile da trovare: seguire il sito “Gouffre” e fermarsi al parcheggio sulla destra, poi proseguire a piedi per 5-10 minuti. A Port Blanc ci sono dune di sabbia bianca ed una curiosa chiesetta semiricoperta dal terreno. Ci fermiamo per la notte nel parcheggio sul mare (ci sono cartelli di divieto ma siamo ormai a settembre…).
Port Blanc, Costa del Granito Rosa, Ile Grande, St. Thégonnec (6 settembre, lunedì)
Di giorno stiamo nella spiaggia con le dune. Nei pressi c’è un campeggio (2 adulti + camper = 10 euro). La sabbia è veramente bianca e finissima, la bassa marea grande e ci sono tante conchiglie.
Ci spostiamo poi nella Costa del Granito Rosa simile a Capo Testa in Sardegna ma con il granito dai colori rosati. Sosta a Ploumanac’h nel parcheggio verso il faro e poi bella camminata al faro e lungo il “sentiero dei doganieri”, bello e panoramico. Ci sono molte persone a passeggio, la zona è protetta, il mare calmo e c’è il sole. Proseguendo lungo la costa facciamo una breve deviazione alla Stazione Ornitologica dell’Ile Grande dove in una grande voliera tengono i gabbiani in convalescenza (il centro si può visitare). Paesaggio brullo con panorama su scogli ed isolotti vari: ampio parcheggio. Passiamo poi per Trebeurden e ci fermiamo a mangiare in riva al mare a St. Michel en Greve dove c’è la solita enorme bassa marea, poi ci spostiamo verso la zona degli Enclos (calvari) dove sostiamo per la notte nella comoda area (non enorme) di St. Thégonnec: camper service gratuito, tavoli in legno e vicina al calvario.
St. Thégonnec, Guimilliau, Lampau-Guimilliau, Camaret sur Mére (7 settembre, martedì)
Visita al bellissimo calvario di St. Thégonnec (anche se l’interno della chiesa ha subito un incendio di recente) e poi a quello altrettanto bello di Guimilliau, con sosta sempre in area camper vicina (camper service gratuito). Il terzo calvario che vediamo è quello di Lampau-Guimilliau ma è un pochino meno bello ed i successivi li guardiamo solo rapidamente dall’esterno. Pranzo nel parcheggio del vecchio mulino restaurato di Kerouat (presso Sizun) ma che non visitiamo (anche per il forte odore non proprio “gradevole” che c’è nell’aria): dovrebbe essere una buona ricostruzione della vita di una famiglia di mugnai, contadini ed allevatori bretoni del secolo scorso.
Proseguiamo quindi per salire sulla cima più alta della Bretagna (ben 387 metri) da cui si godrebbe un bel panorama ma oggi c’è molta foschia. Sosta in un immenso prato verde per leggere un po’. Proseguiamo poi il viaggio verso Crozon e Camaret sur Mére con sosta nella bella spiaggia prima di arrivare al paese. Facciamo il bagno ma l’acqua è gelata anche se pulita. La spiaggia è di sabbia finissima. Ceniamo in paese a base di crépe nere salate e pollo al sidro. Notte nell’area camper del paese con camper service gratuito.
Camaret sur Mére, Pointe de Pen-Hir, Pointe de Dinan, Locronan, Pointe du Raz (8 sett., mercoledì)
A Camaret sur Mére ci sono due aree camper, una (quella usata da noi) per visitare il paese (un avviso con foto dice però che qui è appena stato rubato un camper tedesco!) ed un’altra presso la zona dei Menhir, molto più bella ed adatta a dormire (entrambe con camper service). La mattina andiamo a vedere la Pointe de Pen-Hir (dove si è svolta una famosa battaglia nell’Atlantico e dove esistono tuttora molti bunker), panoramica e con parcheggio. Poi scendiamo al mare in zona Menhir: spiaggia stupenda anche se anni fa è stata invasa dal petrolio del naufragio della petroliera Prestige. Ora non si vede più nulla anche se la balneazione è ancora vietata e gli scogli alti a bordo spiaggia sono ancora neri. Posto bellissimo.
Siamo poi andati a vedere la bellissima Pointe de Dinan, panoramica e con uno strano scoglio con arco. Abbiamo quindi raggiunto Locronan, il paesino in pietra tardo-medievale che attira molto i turisti perché ricorda i tempi passati. Grande parcheggio in erba (3 euro, valido un anno) e chiesa in piazza. Possibilità di passeggiate nei dintorni: carino. Ceniamo lì ma a dormire andiamo a Pointe du Raz dove c’è un grosso parcheggio (in questo periodo gratuito).
Pointe du Raz, Quimper, Concarneau, Pont-Aven (9 settembre, giovedì)
Gita a piedi per la Pointe du Raz: panoramica ma meno bella della Pointe de Dinan. Bella statua della Madonna dei naufraghi, fari dappertutto, scogli e isola di fronte. Accanto al parcheggio ci sono bar, ristorantini e negozietti di souvenir. Vediamo solo da lontano la bella spiaggia della Baia des Trépassés e la Pointe du Van.
Proseguiamo quindi il viaggio della Cornovaglia francese ed andiamo a Quimper. Sosta nel parcheggio dietro la stazione verso la Sala Polisportiva, perché non troviamo posto più vicino. Dovrebbe esserci un’area camper ma non abbiamo visto alcuna indicazione (comunque anche qui non siamo lontani dal centro). Bella città, bella chiesa e soprattutto bel centro pedonale con vecchie case a graticcio e fiori dappertutto (come sempre), soprattutto lungo le sponde dei numerosissimi ponti sul canale che la attraversa.
In pomeriggio andiamo a Concarneau con sosta nell’area camper (con camper service) nel piazzale della stazione. Da lì ogni 10 minuti una navetta gratuita porta in centro, fino alle ore 19. Giriamo per la “Ville Close” cioè la vecchia cittadella fortificata che si estende come una piccola penisola in mezzo al porto. Bella sia la passeggiata sulle mura (0,80 euro) che tra le viuzze. Abbiamo visitato l’atelier del più bravo pasticciere di Francia, grandioso nelle sue opere d’arte fatte con zucchero e cioccolato! La città è famosa per i suoi pescatori (terzo porto francese per la pesca) ed il suo mercato del pesce (da vedere al mattino).
Spostamento poi al villaggio Pont-Aven famoso perché ci visse Gaugin e per la sua scuola di pittura. Tuttora il paese è tutto una mostra d’arte. Ci sono alcuni mulini lungo il fiume Aven, tantissimi fiori ed un porto fluviale: tutto carino. Sosta camper nell’area apposita con camper service gratuito anche se un po’ rudimentale. L’area per i camper è in pendenza, meglio spostarsi nella zona auto. Da notare la bellezza esteriore dei WC pubblici (!!) del paese, posti in una costruzione in pietra lungo il torrente e naturalmente ornati di fiori.
Penisola del Quiberon, Carnac, Vannes, Rochefort en Terre (10 settembre, venerdì)
Spostamento alla Penisola del Quiberon prendendo la strada che costeggia il mare sulla destra per vedere la bella Costa Selvaggia ricca di spiaggette tra scogli ed insenature, una grotta e tantissimi prati erbosi che danno su di un oceano finalmente con le onde (per ora lo abbiamo quasi sempre visto piatto come una tavola). Alcuni fanno surf. Diverse possibilità di sosta lungo la strada. Ritorniamo lungo la strada che dà sul lato opposto: sabbioso. Sosta pranzo in una spiaggia enorme poco sotto la Costa Selvaggia: km e km di sabbia dove alcuni praticano gli sport tipici da oceano (ad esempio il surf con il parapendio).
Andiamo quindi a Carnac a vedere i tre allineamenti di menhir, ora tutti recintati per consentire alla vegetazione di ricrescere in quanto era stata tutta rovinata dal passaggio della gente. I menhir sono curiosi ma non particolarmente grandi, sicuramente ben allineati ma non si è ancora ben capito a che scopo (adorazione del sole, riti funebri, …).
Visita quindi alla bella città di Vannes con sosta lungo il canale del porto. Bella con tante case a graticcio, chiesa e bei giardinetti fioriti all’esterno della cittadella fortificata.
Per la notte ci spostiamo a Rochefort en Terre, uno splendido paesino fiorito con vecchie case in pietra, chiesa e castello, la sera tutto illuminato. Un po’ fuori mano (infatti dormiamo da soli) ma il più bel paese visto. Ci sono due parcheggi a pagamento (2 euro per 24 ore): uno all’inizio ed uno alla fine del paese (meglio quest’ultimo perché grande e in piano). Oggi è stato brutto tempo per la prima volta: piove.
Rochefort en Terre, Vitré (11 settembre, sabato)
Visita del paesino con il sole e poi spostamento a Vitré. Sosta nel parcheggio della stazione. Belle vie con case a graticcio colorate, bel castello: molto carina.
complimenti e grazie , i tuoi appunti di viaggio mi serviranno per il ns. viaggio estivo.
un bel racconto con dettagli utilissimi,ci saranno utili per il nostro viaggio.
brava, bella descrizione di viaggio. Lo utilizzo x il mio viaggio in Bretagna che sto x effettuare.
anche se lo facciamo in macchina, le indicazioni sui posti da vedere sono utili.
mi e piaciuto posti stupendi fra poco vado in pensione li faro tutti grazie
Ti ringrazio moltissimo per tutte le informazioni che hai scritto. Deve essere stata un bellissima esperienza … pensa negli stessi giorni quest’anno faccio lo stesso percorso e seguirò le tue orme :-))
ciao ciao
grazie per aver pubblicato questo itinerario molto interessante…. lo seguirò accuratamente quest’anno in ferie ciao
bello cerchero di seguire il tuo intinerario