Marocco: città imperiali e deserto

Viaggio in aereo ed auto 6 posti con autista

(20 – 30 maggio 2022) – 5 adulti

Ven 20/05/2022 – Viaggio in aereo, Marrakech

Volo EasyJet da Milano Malpensa delle 6,00 per Marrakech. In aeroporto tempi lunghi per tutti i controlli: passaporti, Covid, … In aeroporto a Marrakech è venuto a prenderci un ragazzo che ci ha portato fino all’ingresso della Medina dove ci aspettava il padrone del nostro Riad per accompagnarci nel dedalo di viuzze della Medina, altrimenti quasi impossibile da trovare da soli. Prestare attenzione a ogni genere di veicolo quando si cammina nella Medina e mantenere la destra. In città iniziamo a visitare la Madrassa di Ben Youssef, il suk, la grande piazza Jamaa el Fna ed il quartiere della conceria. Per cena abbiamo prenotato, per tempo dall’Italia, presso l’animatissimo ristorante turistico “Dar Essalam” con musica, balli, esibizioni folcloristiche e simpatico coinvolgimento dei clienti.

Sab 21/05/2022 – Marrakech

Iniziamo la visita della città, questa volta con una bravissima guida (in lingua italiana) che ci porterà a vedere: il minareto della Moschea della Koutoubia, le tombe Saadiane, il palazzo El Badi ed il ghetto ebraico. In pomeriggio proseguiamo la visita da soli e gironzoliamo per il suk dove apprezziamo in particolare la zona dei fabbri e della tintura della lana. Verso sera andiamo a fare il classico “aperitivo al tramonto” sulla terrazza panoramica del “Cafè Glacier” nell’animatissima piazza principale della città. Da qui si vedono incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmiette, venditori di cibo, bevande, abiti ed oggetti di artigianato in un discreto caos di turisti e residenti. Decidiamo di cenare come i locali così prendiamo posto in una bancarella frequentata quasi solo da marocchini dove mangiamo bene e, per fortuna, senza strascichi (anche se l’igiene non era la loro specialità).

Dom 22/05/2022 – Kasbah Télouet, Ait-Ben-Haddou, Kasbah Amredil, Valle del Dades

Oggi partiamo da Marrakech con il giovane autista che ci accompagnerà fino alla fine della vacanza e ci dirigiamo a vedere la bellissima ed abbastanza ignorata Kasbah Télouet situata in un piccolissimo villaggio berbero. Durante il viaggio siamo saliti fino al passo Tizi n’Tichka (circa 2000m) e quindi raggiunto il paese arroccato di Ait-Ben-Haddou. Questo bellissimo e famoso paese (patrimonio mondiale Unesco) è stato lo scenario di diversi film di successo. Fa molto caldo, il luogo è sicuramente un po’ troppo turistico ma comunque affascinante. In pomeriggio ci siamo spostati fino alla Kasbah Amredil che risulta interessante se si prende una guida che spieghi l’uso dei vari oggetti berberi collezionati al suo interno. Abbiamo infine percorso la bellissima Valle del Dades che si caratterizza per le sue rocce rosse in contrasto con la vegetazione verdissima.

Lun 23/05/2022 – Gole del Dades, Gole del Todra, deserto Erg Chebbi

Appena svegli andiamo ad ammirare dall’alto le famose Gole di roccia rossa del Dades fino all’impressionante serie di tornanti della strada che la percorre (ottimo punto sosta per le foto). Ridiscendiamo quindi verso il fondo valle e poi risaliamo lungo la valle vicina per ammirare le Gole del Todra. Qui si può passeggiare sul fondo di un corto ma molto alto (300m) canyon rosso, percorso da un fiumiciattolo e molto suggestivo. Scendiamo quindi da questa valle molto bella anche per i contrasti verde-rosso dovuti all’alternarsi di vegetazione e villaggi fortificati. Infine ci dirigiamo verso il deserto del Sahara attraverso un paesaggio piatto e brullo (nonché molto caldo, anche se asciutto). Abbiamo fatto una breve ma interessante sosta per vedere come nel passato gli abitanti del deserto collegavano un pozzo al proprio villaggio, scavando canali sotterranei in cui far scorrere l’acqua. Siamo infine arrivati, tra tempesta di sabbia e persino un po’ di pioggia, a Merzouga da dove avremmo dovuto raggiungere il nostro campo tendato con dei dromedari. Purtroppo la tempesta di sabbia continua e quindi non è possibile utilizzare i dromedari così proseguiamo a bordo di una jeep che, scavalcando le dune in modo sempre divertente, ci porta al nostro campo tendato. Calato il vento andiamo a fare una bella passeggiata tra le dune. Dopo cena il personale del campo ci intrattiene con musiche, balli e prove di strumenti tipici del posto.

Mar 24/05/2022 – Merzouga, Rissani, deserto Erg Chebbi

Iniziamo la giornata partendo dal campo tendato sui dromedari per raggiungere, in un’ora e mezza tra bellissime dune, l’hotel di appoggio a Merzouga. Stamattina il cielo è sereno e senza vento. Siamo quindi andati a Rissani per vedere il mercato dove la gente del posto compra verdure, spezie, carne, pesce, vestiti ma anche mucche, pecore e capre. Per pranzo abbiamo assaggiato la famosa “pizza berbera” (un po’ pesantuccia e lontanissima dal nostro concetto di pizza). Siamo quindi andati a vedere un’oasi con il suo sistema d’irrigazione ad ore alterne per soddisfare tutti i coltivatori. Il nostro autista ci ha infine portati a conoscere una famiglia di nomadi (anche se ora sono praticamente stanziali) che vive ancora in tenda ai margini del deserto. Mamma, papà ed un bellissimo bimbo di un paio d’anni ci hanno accolto sotto la tempesta di sabbia (il vento si è di nuovo alzato bello forte ed oscura l’orizzonte) e ci hanno offerto l’immancabile tè alla menta e della pizza berbera. Tornati a Merzouga siamo andati al nostro hotel d’appoggio e da lì, nuovamente in jeep, abbiamo raggiunto tra le dune il nostro secondo campo tendato.

Mer 25/05/2022 – Azrou, Ifrane, Fes

Oggi rientriamo in jeep, tra le dune, a Merzouga dove ci aspetta il nostro autista. Oggi viaggiamo lungo la Valle dello Ziz ed in pomeriggio raggiungiamo Azrou dove esistono parecchie “bertucce dei cedri” in libertà, ma che avvicinano i turisti in cerca di cibo. I paesaggi attraversati sono molto belli: rocce rosse, pianori con greggi e tende di nomadi, cedri, prati fioriti. Ci siamo fermati un poco anche ad Ifrane, detta “la Svizzera del Marocco” perché è una cittadina ricca, pulita, ordinata, verde e montana. Qui ci sono università per “figli di papà” ed un’atmosfera molto diversa dalle Medine delle città. Abbiamo infine raggiunto Fes dove alloggiamo in un Riad all’interno della Medina. Per cena, su consiglio del padrone del Riad, ci portano in auto (altrimenti non saremmo mai stati in grado di arrivarci visto il labirinto di vicoli della Medina) ad un locale casalingo un po’ distante.

Gio 26/05/2022 – Fes

Oggi visitiamo Fes con una guida del posto molto brava. Come prima cosa andiamo in auto a vedere la Medina dall’alto, poi visitiamo il quartiere ebraico, quindi entriamo nella Medina vera e propria e gironzoliamo tra mitici mercati e vie commerciali. Vediamo la Madrassa, l’università, la famosa conceria, erboristerie, luoghi di tessitura e tintura: tutto molto caratteristico ed interessante (soprattutto la conceria). La città è veramente unica; bisogna solo stare attenti a non perdersi perché solamente la Medina dispone di più di 9000 tra strade e vicoli.

Ven 27/05/2022 – Meknes, Moulay Idriss, Volubilis, Chefchaouen

In mattinata viaggiamo fino a Meknes dove ci attende una simpaticissima e molto istruita guida locale che ci fa vedere la città con la sua Medina cinta da tre file di mura. Oggi è venerdì (giorno sacro per i musulmani) e molti monumenti e musei purtroppo sono chiusi. La guida, però, ci ha comunque intrattenuto raccontando molte cose riguardo la vita, le usanze, i pregi ed i difetti dei marocchini. Siamo quindi andati a vedere dall’alto la città sacra di Moulay Idriss dove è sepolto il sultano Moulay Idriss I che l’ha fondata e che ha iniziato la costruzione di Fes. Nel primo pomeriggio abbiamo raggiunto le vicine rovine romane di Volubilis (le più importanti e belle del Marocco). Abbiamo quindi raggiunto Chefchaouen attraversando una parte di Marocco molto coltivata: grano, viti, ulivi, frutta. Il paesaggio è caratterizzato da dolci colline alternate a boschi. Arrivati a Chefchaouen il padrone del nostro hotel ci ha condotto subito in auto all’inizio del sentiero che porta alla panoramicissima moschea spagnola da dove molti turisti ogni giorno attendono di vedere il tramonto sulla “città blu”. Chefchaouen infatti si caratterizza per le case tutte dipinte nelle tonalità dell’azzurro, celeste e blu. Dopo cena facciamo una passeggiata in città che è molto animata, turistica e veramente caratteristica.

Sab 28/05/2022 – Chefchaouen, Rabat

In mattinata visita e foto alla suggestiva Chefchaouen e poi spostamento a Rabat, la capitale del Marocco. Qui facciamo una passeggiata verso il tramonto dopo avere visto un po’ la Kasbah, la Medina ed infine la Torre di Hassan illuminata.

Dom 29/05/2022 – Rabat, Casablanca

In mattinata passeggiamo un po’ per Rabat (Medina e mercati in particolare) poi andiamo a vedere ciò che è rimasto della Grande Moschea di Salé distrutta dal terremoto del 1755, in particolare la Torre di Hassan. Durante il giorno è possibile entrare nell’area in cui sorgeva la moschea mentre la notte rimane chiusa. Sempre in quest’area c’è anche il bel Mausoleo del sultano Mohammed V. Siamo ormai alla fine della vacanza perciò, a seguire, raggiungiamo Casablanca dove abbiamo il volo di ritorno. A Casablanca andiamo a visitare, con una guida, la moderna Moschea di Hassan II, la più grande del Marocco ed una delle più grandi al mondo. Per la visita le donne devono coprirsi spalle e cosce (non è richiesto il velo) e tutti devono togliere le scarpe. La moschea è indubbiamente molto bella ma meno suggestiva di quelle antiche. A Casablanca il clima è buono perché, essendo in riva al mare, è ventilato e molti marocchini fanno già il bagno nell’oceano. Dopo una breve passeggiata sulla “Corniche”, il lungomare della città, andiamo in aeroporto a prendere il volo per Bergamo con “Air Arabia”.

Curiosità

Una cosa è certa: l’arabo è incomprensibile! Abbiamo imparato a dire solamente “shukran” (grazie), “salam aleikum” (buongiorno), “el ma’ kbir” (acqua grande) e poco altro.

Abbiamo anche imparato che nelle stradine della Medina (di Marrakech in particolare) bisogna camminare sulla destra e stare molto attenti ai mezzi in transito.

Sappiamo che il cappellino tipico di Fes è di panno rosso con un fiocchetto nero.

Abbiamo visto tanti nidi di cicogne.

I marocchini maschi, che vestono alla maniera tradizionale, indossano la jellabah e calzano le babbucce. Nel deserto i berberi hanno tutti il turbante. La maggior parte delle donne musulmana indossa il velo, ma pochissime quello che lascia scoperti solo gli occhi.

Le case dei quartieri ebraici erano le uniche ad avere i balconi perché le  loro donne potevano affacciarsi sulla strada, al contrario delle musulmane che potevano (e possono) essere viste senza velo solo dai familiari.

Le città imperiali hanno spesso due facce: quella pulita, ordinata e bella della zona in cui a volte soggiorna il re e la Medina del proletariato, completamente opposta.

Ovunque si vedono gatti, di ogni tipo e condizione.

La vegetazione è un po’ diversa da quella tipica europea.

I marocchini amano i colori vivaci e mettono decorazioni geometriche ovunque.

Nei cimiteri tutti hanno lo stesso tipo di trattamento, ricchi e poveri, e la stessa cassa da morto molto semplice.

In Marocco si suona uno strumento simile alle nacchere, chiamato “qraqeb”,  dal suono un po’ ipnotico.

Le donne in campagna si occupano della casa, dei figli e degli animali. 

Per una vacanza in Marocco è bene portarsi denaro contante perché le carte di credito vengono accettate molto raramente e le mance sono assai diffuse.

In Marocco non sembra esserci un gran rispetto per gli animali, specie quelli da  lavoro.

Ed infine cosa mangiano i marocchini: tajine, tajine, tajine e poco altro.   

Per non parlare del fatto che non bevono alcool ma solo tè alla menta!

Comunque il Marocco ci è piaciuto! 


 

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