(20 – 28 aprile 2007)
Autocaravan: Laika EcoVip 3 – Equipaggio: 2 adulti e 1 cane
viaggio (20 aprile, venerdì)
Ci dirigiamo in Svizzera passando per il tunnel del Gran San Bernardo (55€ A/R valido per 1 mese più 27€ per la “vignette” per le autostrade svizzere).
Eguisheim (21 aprile, sabato)
Proseguiamo il viaggio ed entriamo in Francia senza alcun controllo alla dogana. Le autostrade in Alsazia sono gratuite: Ivrea-Colmar (via Mulhouse) circa 450 km per 6,30 ore di viaggio effettivo. Ci fermiamo nel bellissimo Eguisheim sostando nel parcheggio gratuito all’ingresso del paese sulla sinistra, vicino alla caserma dei vigili del fuoco. Il paese è bellissimo, molto curato, tutto di case a graticcio, fiori e cantine: siamo nella zona dei vigneti d’Alsazia.
Molto bello anche il campeggio su prato verde (15€ al giorno) e curiose le cicogne che nidificano, in parte libere ed in parte in cattività, presso un parco giochi (a 100 metri dal campeggio). I dintorni di Eguisheim si prestano per passeggiate a piedi o in bicicletta tra i vigneti. C’è il sole tutto il giorno e la temperatura è di circa 25°. Eguisheim conta circa 1500 abitanti ed è considerato uno tra i più bei villaggi francesi.
Colmar, Turckheim, Niedermorschwihr, Kaysersberg (22 aprile, domenica)
A Colmar ci sono diversi parcheggi utilizzabili, noi usiamo quello gratuito di fronte ad una multisala cinematografica ed alla Gendarmèrie. Anche oggi è una splendida giornata di sole e fa molto caldo. Colmar è una bella città con antiche case a graticcio, belle chiese gotiche, molti ristoranti tipici ed una “Petit Venise” con piccoli canali percorribili in barca in 30 minuti. La città e famosa per aver dato i natali allo scultore della Statua della Libertà. È piacevole gironzolare nel centro ammirando i vari scorci architettonici ed il nido di cicogne sul tetto della Cattedrale di St. Martin.
In pomeriggio ci spostiamo di nuovo sulla strada dei vini e visitiamo Turckheim. Possibilità di sosta nei parcheggi lungo la ferrovia ed il corso d’acqua (con aironi). Visita al paese con bell’ingresso costituito da una porta tra le mura. Anche qui case a graticcio, chiesa con nido di cicogne, belle cantine e vendita di vino. Proseguiamo quindi lungo la strada dei vini in direzione di Strasburgo facendo una breve deviazione per vedere il minuscolo ma carino paese di Niedermorschwihr completamente circondato da vigneti molto belli.
Ci dirigiamo quindi nell’area camper di Kaysersberg (2€ il giorno, 4€ la notte con parchimetro). Il paese è molto bello e si può visitare il museo di Albert Schweitzer, premio nobel per la pace nel 1952.
Kaysersberg, Riquewihr, Unawihr, Ribeauvillè (23 aprile, lunedì)
Visitiamo il paese ed il museo, poi ci spostiamo a Riquewihr in un parcheggio a pagamento (2€ per 5 ore) che si trova prima del centro a destra. Il paese è molto bello; famosa la Torre Dolder che però si può visitare e godere del panorama solo il sabato e la domenica (in questo periodo). Fa caldissimo.
Sosta per il pranzo davanti alla cooperativa dei vignèron della zona e poi spostamento al paesino abbastanza carino di Unawihr con sosta nel piccolo parcheggio alla fine del paese, sulla sinistra. Visita alla chiesa fortificata. Prima del paese ci sono due parchi: il “Parco delle farfalle” ed il “Parco delle cicogne e delle lontre”.
Spostamento a Ribeauvillè con sosta nell’area camper verso l’uscita del paese sulla destra (1,5€ la notte, 1,5€ il giorno, 2€ per il camper service). Ribeauvillè è un bel paese con tante case a graticcio, un bel parco e tanti fiori. Cena da l’”Ami Fritz” a base di “tarte flambè”, choucrute, baeckoffe e dolci mega-galattici: buono.
Ribeauvillè, Haut-Koenigsbourg, St. Hippolyte, Chatenois (24 aprile, mercoledì)
Visita al paese e poi spostamento al castello di Haut-Koenigsbourg (755m) con sosta lungo la strada a 5 minuti a piedi dall’ingresso del castello, passando attraverso un bel bosco. Purtroppo non possiamo visitare il castello perché è vietato l’ingresso ai cani, oltre che ai passeggini e a svariate altre cose… Il castello è molto bello ma completamente ricostruito perciò sa un po’ di finto. Bel panorama.
Ridiscendiamo e sostiamo nel parcheggio, con sbarra a 3 metri, del paese di St. Hippolyte. Da lì andiamo in bicicletta a vedere i paesi vicini: Rodern (normale) e Bergheim (carino, circondato da mura antiche). Anche St. Hippolyte è carino ma ormai sembrano tutti uguali: belli e circondati dalle vigne.
Ci spostiamo poi nel paese di Chatenois dove parcheggiamo nell’area sportiva sulla destra: buon punto sosta.
Strasburgo (25 aprile, mercoledì)
Vi arriviamo partendo da Chatenois che si trova ad una trentina di km più a sud, percorrendo per un tratto l’autostrada. Trovare parcheggio in centro non è semplicissimo per i camper, specie di sera; c’è chi va a Khel (in Germania) e poi si sposta in bici o con i mezzi pubblici. Non abbiamo visto indicazioni di aree camper ma c’è chi parcheggia nei viali alberati vicino alla stazione. Noi abbiamo trovato, come già la volta precedente nel 1996, vicino all’ospedale (indicato da un segnale stradale), esattamente di fronte alla Facoltà di Medicina (parcheggio a pagamento max 2 ore, gratuito tra le 12 e le 14). Da lì si è in 5 minuti nella Petit France ed in 15 minuti davanti alla Cattedrale. Arrivati a Strasburgo ci si può munire di un “pass” all’Ufficio del Turismo che si trova di fianco alla cattedrale e che costa 11,40€. Esso include alcune visite (terrazza panoramica, orologio astronomico, giro in battello) e ne sconta altre del 50% (tour in minibus, ingresso ad alcuni musei); è valida 3 giorni. Se non si visitano i musei Strasburgo può essere vista con ragionevole calma e completezza in un giorno solo (compresa la zona delle “Istituzioni Europee”: Consiglio d’Europa, Parlamento Europeo, Palazzo dei Diritti dell’Uomo e annesso parco de l’Orangèrie che ospita un mini-zoo e un laghetto dove si possono fare romantiche escursioni in barca a remi). In questa zona si parcheggia nelle vie limitrofe al parco e, per vedere il Parlamento Europeo, vicino ai campi da tennis o al canoa club (dove abbiamo cenato con vista sull’Ill e sulle “rapide artificiali”). Il parlamento si può visitare su prenotazione, in gruppi (eventualmente aggregandosi a qualcuno) oppure semplicemente entrando nel grande e suggestivo atrio, come abbiamo fatto noi. In centro purtroppo non siamo potuti andare sulla “balconata panoramica” del “Barrage Variban” che chiude alle 19. Arrivando dalla Rue Mercier la vista della cattedrale di Notre Dame “toglie il respiro”. Ha una facciata riccamente scolpita con figure ed un grande rosone che era stato distrutto da un fulmine e poi ricostruito uguale. L’altezza interna della chiesa è di 32 metri, la guglia-torre è di 149 metri ed ha fatto di questa cattedrale la più alta del mondo fino al XIX secolo (superata poi dalla Sagrada Familia a Barcellona). Si può salire sulla terrazza panoramica a 66 metri (329 gradini di una scala a chiocciola per fortuna a senso unico; si sale da una parte e si scende da un’altra). Ciò che rimane più impresso è la varietà di scorci sempre diversi che essa offre; di rilievo i portali d’ingresso della facciata, il pilastro degli angeli, l’organo, il pulpito, le vetrate, l’orologio astronomico (bisogna entrare per le 12,15 se si vuole assistere allo spettacolo del movimento completo: a pagamento).
Sempre sulla piazza della cattedrale molto bella la casa Kammertzelk (oggi ristorante) e da non perdere la visita notturna alla città. Bella anche la zona detta Petit France con le sue case “a colombage” (a graticcio): all’origine i colori di queste case erano solo tre (bianco, giallo e rosso) poi utilizzando il cobalto sono nate anche quelle azzurre con colori derivati. In un’epoca in cui l’analfabetismo era ancora molto diffuso i colori delle case consentivano di visualizzare il mestiere degli artigiani che le abitavano: il rosso per i mestieri sanguinari come macellai, conciatori, pellettieri, il bianco per mugnai e panettieri, il verde per i contadini, ecc.). Erano soprattutto i conciatori di pelli ad abitare in questa zona perché avevano bisogno dell’acqua dell’Ill, affluente del Reno che circonda il centro storico.
Obernai, Mont St. Odile (26 aprile, mercoledì)
Ad Obernai parcheggiamo vicino alle mura (Les Remparts), poco prima del centro: comodo anche se troppo vicino ai binari del treno, ma a 100 metri c’è un’altra possibilità di sosta in un’area polisportiva (con pista di atletica e piscina aperte a tutti). Oggi è giorno di mercato. Nel 1500 ad Obernai c’erano numerose categorie di artigiani al lavoro; noi abbiamo solo visto artisti circensi che facevano le prove in occasione di un raduno di circhi… Bel paese con le solite case a graticcio, un pozzo con 6 secchi, la fontana di St. Odile ed una bella cattedrale gotica. Alla sera ceniamo nel ristorante “S. Maria” con dehor, assaggiando gli spratzel (pasta fritta tipica che servono come contorno): 25€ per primo, secondo, dolce e birra.
In pomeriggio siamo andati a vedere il monte St. Odile con annesso convento. Splendida vista panoramica su tutta la vallata e bell’ambiente forestale. Parcheggio erboso ideale per il relax. La storia o leggenda di St. Odile, patrona dell’Alsazia, è molto triste: nata cieca, ripudiata dal padre, vive con delle religiose e riacquista la vista a 12 anni quando viene cresimata. Il padre allora decide di darla in sposa ad un nobile ma lei fugge di casa e fonda un convento. Il fratello la convince a tornare dal padre ma per questo viene ucciso dal padre stesso che gli frantuma il cranio. Lei disperata torna al convento a pregare per il padre scellerato…
Thann, Mulhouse, Gruyère (27 aprile, giovedì)
Thann ha una bella chiesa gotica con splendido portale comprendente 500 personaggi. Parcheggio gratuito con zona riservata ai camper e camper service. Spostamento quindi a Mulhouse dove parcheggiamo nella piazzetta Franklin, a 15 minuti a piedi da Place Reunion dove si trova il bel Palazzo Comunale con annesso museo e la Cattedrale di St. Etienne (chiusa al pomeriggio). In città ci sono 5 musei. Molto più che altrove in questa zona si vedono tanti arabi e nordafricani, forse per la presenza di grandi fabbriche automobilistiche: Renault e Citroen.
In serata spostamento in Svizzera a Gruyère e pernottamento nel piazzale del caseificio dopo una bella visita notturna al paese.
Gruyère (28 aprile, venerdì)
La mattina visitiamo il bel caseificio dove si produce la groviera (5 franchi con incluso assaggi di formaggio). Il formaggio viene fatto dalle 9 alle 11 e dalle 13,30 alle 15,30. La visita è ben organizzata con audioguide in italiano, odori, suoni ed immagini al computer e soprattutto “dal vivo”. Impariamo che una mucca mangia 100 kg di erba al giorno, beve 85 litri di acqua e fornisce 25 litri di latte; le forme di groviera pesano 35 kg e qui se ne producono 48 al giorno. Visitiamo poi il paese anche di giorno (i parcheggi sono ampi) che comprende un bel castello, la chiesa ed il museo del creatore di “Alien”.