Sabaudia e il Cilento in camper

(20 aprile – 1 maggio 2000)
Autocaravan: Laika EcoVip 3 – Equipaggio: 2 adulti e 2 ragazzi

Sabaudia (22 aprile, sabato)
Sabaudia è una cittadina moderna (costruita in meno di un anno per volere di Mussolini dopo la bonifica dell’Agro Pontino). In città ci sono dei bei parchi curati e subito dietro la lunga spiaggia tre laghi (uno famoso per le gare di canottaggio). La spiaggia, di sabbia fine e bianca, è lunga 23 km (foto) e, in questo periodo, le dune sono ricoperte di bellissimi fiori fucsia e gialli (foto). Il mare è basso. Con il camper conviene sostare sul lungomare in direzione di Nettuno perché questa zona è più selvaggia, più bella e con ottime piazzole panoramiche lato mare. Nei paraggi ci sono allevamenti di bufale e vendita di mozzarelle. Siamo nella zona del Parco del Circeo che comprende anche un fitto bosco con daini ed uccelli di varie specie. Per visitarlo partire dal “Centro Visitatori”: ci sono diversi sentieri e piste ciclabili. Nell’altra parte del parco c’è la caserma forestale ed il recinto con i daini: in realtà tre esemplari domestici e spelacchiati. Il parco del Circeo è carino ed in questo periodo è pieno di ciclamini selvatici.

Sabaudia, San Felice Circeo (23 aprile, domenica)
A Sabaudia è stata allestita un’area camper sulla riva del lago (con fontanella ma senza camper service) ma è preferibile dormire nelle piazzole sul mare perché più tranquillo. In pomeriggio gironzoliamo sul lungomare verso Nettuno. Nei pressi del Lago di Fogliano, di fronte al campeggio, c’è un’area di sosta per camper (con fontanella). Verso sera ci spostiamo a San Felice Circeo, paese molto turistico, sul mare, proprio ai piedi del Monte Circeo. Per sostare seguire le indicazioni per il porto e fermarsi nel piazzale accanto ad un parco giochi (calcio, pattinaggio) appena dietro il lungomare prima della svolta a destra per il porto.

Monte Circeo, Sabaudia, Terracina, Sperlonga, Gaeta, Formia, Paestum (24 aprile, lunedì)
In mattinata saliamo in camper sul Monte Circeo (strada stretta solo l’ultimo km). Al termine della strada c’è un anello a senso unico per poter girare e non molte possibilità si sosta (oggi nessuna, perché è Pasquetta e c’è moltissima gente dappertutto). Molto bello il panorama su Sabaudia e San Felice Circeo. Ci spostiamo a Sabaudia per fare la spesa e far rifornimento d’acqua alla fontanella nel piazzale con le palme (poca pressione). Questo piazzale è bello per riposare e pranzare lontano dal casino che c’è in giro oggi. Di camper service in zona nemmeno l’ombra… Oggi c’è molto vento così in pomeriggio iniziamo lo spostamento verso Sud proseguendo sulla litoranea (Terracina, Sperlonga, Gaeta, Formia). Sperlonga è un bel paese arroccato e formato da vecchie case, vie strette e a picco sul mare. Impossibile visitarlo oggi perché non c’è verso di trovare un parcheggio: peccato! Anche il traffico è notevole, soprattutto a Formia che abbiamo dovuto attraversare a passo d’uomo con auto e scooter che ci sorpassavano da tutte le parti… A Formia abbiamo preso il raccordo per l’autostrada del sole (A1) in direzione di Cassino. Al casello di Salerno miracolosamente non c’era nessuno (ore 21). Siamo arrivati a Paestum ed abbiamo dormito in un grosso parcheggio a pagamento che si trova sulla sinistra rispetto l’inizio delle mura dell’area archeologica (£ 5000). Attorno a Paestum ci sono altri parcheggi ed aree camper (dovrebbe esserci anche il camper service ma non l’abbiamo trovato). In zona è chiuso (perché non idoneo) sia il camper service presso l’ACI di Capaccio che quello gestito dall’Hotel che si trova al bivio di Santa Cecilia (verso Eboli). Molto bella Paestum di notte ma purtroppo due templi sono in restauro ed impacchettati da impalcature. Le rovine sono immerse in erba ed alberi fioriti (foto). C’è anche il museo (£ 8000 per la visita dei templi e £ 12000 per templi e museo).

Paestum, Agropoli, Ogliastro Marina, S. Maria di Castellabate, San Marco (25 aprile, martedì)
Visita diurna a Paestum (per i frettolosi le rovine si possono vedere anche senza entrare nell’area cintata). In questi giorni a Paestum c’è la Sagra del carciofo in cui si possono consumare carciofi cucinati in tutti i modi. Nei dintorni ci sono enormi campi di “mammole”. All’ingresso della zona pedonale che porta all’area archeologica, sulla sinistra, c’è una fontana. Iniziamo lo spostamento verso il Cilento. Anche oggi è festa (Liberazione) e c’è molta gente in giro. Ad Agropoli non ci siamo fermati per il solito problema dei parcheggi esauriti, però sembra un bel posto. Ci fermiamo per la cena ad Ogliastro Marina, in riva al mare. Qui c’è anche un’area camper a pagamento ma è deserta. Per la notte ci spostiamo a S. Maria di Castellabate (prendendo la strada che porta alla località Lago perché le altre strade sono strette e si rischia di rimanere incastrati tra le auto parcheggiate). Qui si può sostare su di un piazzale asfaltato sul mare, ai bordi della strada che costeggia il mare oppure, per dormire, nel grosso piazzale che si trova di fronte alla caserma dei carabinieri (noi dormiamo qui perché siamo da soli). Abbiamo provato anche ad andare a San Marco (paese in festa per il 25 aprile) ma le strade sono tutte piene di auto per la festa (ci sono luminarie ed alla sera fuochi d’artificio). Santa Maria di Castellabate è un paese carino ma probabilmente Castellabate lo è molto di più (anche perché panoramicissimo) anche se non ci siamo andati perché stanchi di stradine strette.

Palinuro (26 aprile, mercoledì)
Si prosegue il viaggio fino a Palinuro. La strada litoranea è molto panoramica, non particolarmente stretta ma piena di curve. Il Cilento è molto verde ed il mare sembra molto bello. A Palinuro c’è un’area camper in costruzione al porto (con camper service), proprio dietro la spiaggia dei pescatori (foto): si sta molto bene. La temperatura è quasi estiva (28° in camper) anche se l’acqua del mare è ancora troppo fredda per potersi godere il bagno. Da qui partono gite per le grotte del promontorio di Palinuro (£ 15000, 1 ora e mezza). Sulla sinistra del porto parte un sentierino che conduce ad un forte diroccato da cui si gode del panorama sul golfo (visto un serpente, una locusta gigante e tantissimi lucertoloni azzurro-verde). In pomeriggio facciamo la gita in barca e visitiamo 4 belle grotte e tutto il promontorio. Il mare è molto bello ed anche le grotte sono suggestive (si entra con la barchetta in tutte) anche perché oggi il mare è una tavola.

Marina di Camerota (27-30 aprile, giovedì-domenica)
Prima di andare a Marina di Camerota facciamo il pieno d’acqua (da queste parti non ci sono problemi di approvvigionamento idrico). Oggi è nuvolo ma fa sempre caldo. A Marina di Camerota ci sono grosse spiagge sabbiose sia prima del paese (con sosta lungo la strada o vicino alle dune) che nei pressi del porto (foto) (con area camper segnalata ma non trovata…). Il porto è particolarmente pescoso (foto) (spigole, muggini). Sulla sinistra del porto una strada stretta conduce ad un’altra spiaggia con campeggi. Lì c’è una grotta preistorica piena di ossa ed altre grotte visitabili (una contenente un antico veliero). Inoltre si può raggiungere a piedi (2 ore circa) la famosa e bella Baia degli Infreschi formata da calette e da un mare particolarmente trasparente. Questa baia si può raggiungere anche via mare (£ 15000, 1 ora e mezza).

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