Capo Nord con il postale dei fiordi

(17 – 25 maggio 2012)
Capo Nord con il postale dei fiordi (Hurtigruten)
Per il viaggio a Capo Nord, meta classica per molti camperisti, ho lasciato il camper a casa e ho viaggiato in aereo e poi con il traghetto (Hurtigruten) che porta la posta e le merci ai vari paesi dislocati tra i fiordi della Norvegia. Il tempo a disposizione era di soli 10 giorni e l’equipaggio comprendeva anche mamma (79 anni) e papà (88 anni). Al ritorno ho trascorso anche un giorno a Stoccolma.

Bergen (17 maggio, giovedì)

Volo verso Oslo da Malpensa con la SAS. Volo da Oslo a Bergen con attraversamento della Norvegia che al centro è tutta neve e ghiaccio. A Bergen piove e fa freddo. Un autobus ci porta dall’aeroporto al centro, poi proseguiamo a piedi verso la Guesthouse dove abbiamo prenotato per un giorno perchè Bergen è molto bella e vale la pena di fermarsi un po’. Oggi in Norvegia è la “festa nazionale della costituzione” e c’è una bella animazione in giro: birrerie stracolme, musica, gente in costume tradizionale, una banda. Tira un’aria fredda e pioviggina ma la città è molto bella e l’aria di festa la rende ancora migliore. Alle 23, ora in cui andiamo a dormire, c’è ancora molta luce.

Bergen, imbarco su Hurtigruten (18 maggio, venerdì)
 
In mattinata smette di piovere e iniziamo a visitare Bergen a partire dal mercato del pesce: balena affumicata, salmone, gamberetti, granchi, chele di granchio gigante, merluzzi, aringhe. Tutto freschissimo e super-invitante: si può mangiare il pesce sul posto (ottima la zuppa), su tavoli di legno, oppure farsi un mega-panino. Visitiamo quindi Briggen, il quartiere tutto di legno Patrimonio dell’Unesco: molto bello. Alcune case (ex magazzini) sono molto inclinate e le stanno restaurando per evitarne il crollo. Fa freddo perché soffia sempre un po’ di vento. Bergen è molto cara (come tutta la Norvegia): una birra al bar costa 10€. In pomeriggio prendiamo la funicolare (80 corone a testa A/R) e saliamo a vedere Bergen dall’alto. Bel panorama sulla città e sul fiordo.

Andiamo quindi a fare il check-in per l’Hurtigruten (che significa “rotta veloce”) al porto. Un po’ di coda, un discorso sulla sicurezza a bordo e poi possiamo accedere alla nostra cabina (n° 368) che ha un bell’oblò grande, bagnetto con doccia molto piacevole, tutto pulitissimo e funzionale. Andiamo a fare la tessera per i pagamenti a bordo (associata ad una carta di credito) e poi a cena, questa sera a buffet: ottima e a base di pesce e dolci. Siamo a pensione completa (bevande escluse tranne l’acqua che su questa nave è buonissima, anche in cabina). Da domani sera avremo a cena un tavolo riservato mentre colazione e pranzo saranno sempre a buffet. Dopo cena sul ponte 7 a prua ci descrivono il viaggio e ci salutano sia il comandante che l’equipaggio. In biblioteca c’è la zona per il collegamento a internet WiFi, nel ponte più basso c’è una piccola sauna mentre in quello più in alto una palestra panoramica.

Fiordo di Alesund, (19 maggio, sabato)

Anche oggi il tempo è buono anche se in viaggio, stando sul ponte, fa freddo: 2°. Ci fermiamo ad Alesund dopo aver fatto colazione (pochi dolci e tanto cibo nordico, compresi pesce e fagioli con la pancetta!). Ad Alesund la nave si ferma 45 minuti poi riparte a velocità ridotta lungo il fiordo di Alesund e per 9 ore lo percorre avanti e indietro. La parte al fondo del fiordo (Geiranger) è la più bella. Le montagne sono innevate, ci sono cascatelle e casette di legno isolate e qualche paese. All’inizio vediamo molti uccelli mentre al fondo del fiordo ci sono alcuni camper. Chi vuole fare l’escursione giornaliera deve trasbordare dal postale a un battello e poi con un pullman risalire il fiordo fino a raggiungere nuovamente l’Hurtigruten ad Alesund. In questo modo è possibile vedere il fiordo anche via terra. Al ritorno la nave si ferma nuovamente ad Alesund per un’ora. La città è stata ricostruita in stile liberty nel 1906 dopo un grosso incendio: carina. Questa sera bel tramonto intorno alle 22,30.

Trondheim (20 maggio, domenica)

Anche oggi bella giornata con sole pieno al pomeriggio. La mattina scendiamo dalla nave e con una sosta di circa 4 ore visitiamo Trondheim: bella. Case in legno su palafitte lungo il fiume (ricco di salmoni) e bella cattedrale gotica. Qui la natura è come da noi ad inizio primavera: ci sono i tulipani e i ciliegi in fiore. In pomeriggio navighiamo tra circa 6000 isolette: bel panorama. Non c’è più la neve e si vedono ogni tanto le casette di legno (rosse, bianche, gialle e azzurre) con praticello e barchetta, qualche animale e le pale eoliche. Il paesaggio è molto bucolico e tipicamente norvegese.
Stiamo svegli fino alle 23 passate e c’è sempre molta luce. Domani, 21 maggio, inizia il periodo del “sole di mezzanotte”. Ogni giorno viene rilasciato il programma di viaggio del giorno successivo e le escursioni che interessa fare vanno prenotate almeno il giorno prima.

A bordo, dopo i pasti, vengono distribuiti gratuitamente caffè (ma è lungo e per niente buono) e tè al bar. Nota curiosa: sulla nave si è pregati di disinfettarsi e/o lavarsi spesso le mani per non diffondere batteri e virus. Appositi distributori di disinfettante si trovano all’ingresso della nave e del ristorante. Oggi un piccolo “gioco di bordo” richiedeva di indovinare ora, minuto e secondo dell’attraversamento del Circolo Polare Artico previsto per domattina tra le 6,45 e le 8.

Bodo, isole Lofoten, Trollfjord (21 maggio, lunedì)

Oggi navigazione oltre il Circolo Polare Artico. Alle 8,20 gita ad un ghiacciaio per chi si è prenotato poi sosta a Bodo con un bel sole caldo (12°). Città universitaria e commerciale: moderna. In pomeriggio ci dirigiamo verso le isole Lofoten con avvistamento di due orche e una bella balena scura.

Ci fermiamo a Svolvaer, un bel paese con quartiere dei pescatori, merluzzo ad essiccare a volontà e un bar con interni e sculture in ghiaccio che però non vediamo perché la sosta è troppo breve. Il posto è bellissimo, soprattutto l’atmosfera e la luce rosata del tramonto. Le Lofoten sono molto montagnose e ricoperte di neve. Mare pulito, gabbiani e le solite casette rosse di legno.

Proseguiamo quindi per il fantastico Trollfjord, strettissimo e molto suggestivo. Sul ponte più alto all’aperto offrono zuppa di pesce bollente per tutti. A mezzanotte c’è la stessa luce delle 9 di sera: bellissimo.

Tromso (22 maggio, martedì)
 


La mattina sempre un po’ nuvolo poi esce il sole e la giornata si mantiene bella. Breve sosta nel paesino commerciale di Finnsnes. In pomeriggio il paesaggio si fa molto bello tra nevai e ghiacciai e un bel cielo azzurro. In mattinata sulla nave c’è stata la cerimonia, con comandante, hostess e Re Tritone, per la premiazione di chi si è avvicinato di più ad indovinare il tempo di attraversamento del Circolo Polare Artico. Vince mio padre e lo premiano regalandogli la bandiera originale della Hurtigruten firmata dal comandante. Dopo la premiazione deve però sottostare al “battesimo artico” che consiste nel ricevere dal comandante nella schiena e in testa un po’ d’acqua gelata e cubetti di ghiaccio. Il comandante se la ride di gusto come tutto il pubblico. Al battesimo può partecipare chiunque e dopo la “doccia gelata” viene servito un vino caldo e consegnato il certificato che attesta il “battesimo artico”.
A Tromso scendiamo per alcune ore a passeggiare, fare foto e visitare un bel museo sulle spedizioni artiche e la caccia in quelle zone. Tromso è la capitale artica, molto frequentata e base per le spedizioni verso il Polo Nord e le isole Svalbard. Ha un lungo ponte da cui si vedono grossi pesci, una cattedrale moderna con un enorme mosaico a vetrata. Si può salire con una funicolare su di un monte panoramico da cui si lanciano i parapendii ed è possibile visitare un parco divertimenti a tema (“Polaria”).
A bordo attesa del tramonto fino all’1,15 quando ci accorgiamo che ormai sta risalendo senza essere mai sparito! In cabina c’è quasi la stessa luce del giorno.

Capo Nord, Finnmark (23 maggio, mercoledì)

Bel tempo anche oggi. Ci avviciniamo a Capo Nord e la natura si fa sempre più brulla: niente alberi, solo rocce e neve. Iniziamo a vedere le prime renne e segnali di attività petrolifere. Ci prepariamo dei panini per il pranzo e a fine mattina facciamo l’escursione in autobus a Capo Nord, dopo aver attraccato a Honningsvag. In 3/4 d’ora circa attraversiamo tutta l’isola di Capo Nord: un bell’altopiano bianco di neve con diversi laghi gelati, una piccola diga e persino una spiaggia su un fiordo con acqua verde molto trasparente. Non fa freddo, anzi. A Capo Nord purtroppo ci si ferma poco e vediamo solo il classico monumento del globo terrestre, mangiamo un panino, facciamo un giro per souvenir e basta. C’era da vedere un filmato di 20 minuti con le 4 stagioni del luogo ma non ne abbiamo avuto il tempo. Al ritorno (sempre con una guida inglese/francese) facciamo una breve sosta da una coppia di Sami con renna e casa tipica oltre a negozio di souvenir: niente di che.

Navighiamo altre due ore e poi scendiamo per l’escursione al Finnmark, una bella zona con ghiaccio, neve e renne. Prima di sbarcare, sulla nave è salito a bordo un pescatore che ci ha mostrato come si legano i merluzzi per l’essicazione e come si taglia loro la lingua per friggerla: molto buona. Durante la gita nel Finnmark ci fermiamo a far visita ad una giovane coppia di Sami che ci mostrano una tenda tipica, due renne, come si prende al lazo un animale, molti usi e costumi del loro popolo. Ci offrono un brodo bollente di renna e ci cantano due canzoni. Anche se molto turistica, la visita è piacevole e interessante.
 
Torniamo alla nave per l’ultima cena, questa volta di nuovo a buffet e a base di renna, lingua di merluzzo e una quantità incredibile di crostacei e pesce (salmone, granchi, astici, gamberi, cozze, chele di granchio gigante,…).

Kirkenes, Stoccolma (24 maggio, giovedì)

Oggi termina la crociera e lasciamo le cabine per le 8. A Kirkenes sbarchiamo e ci dirigiamo all’aeroporto con il Fly Bussen. Il volo verso Oslo attraversa Finlandia e Svezia: tantissimi laghi e laghetti gelati. Ad Oslo scalo e imbarco per Stoccolma dove ci attendono 24° e noi siamo vestiti da circolo polare artico. All’aeroporto prendiamo la TAV e in un attimo siamo in centro. La sera giriamo per la città che è molto animata e piena di bei giovani di tutti i tipi. La città man mano che si illumina (qui c’è di nuovo un po’ di buio) diventa molto suggestiva anche perchè le luci si riflettono nei vari canali che scorrono tra le isole che compongono Stoccolma.

Stoccolma (25 maggio, venerdì)
  
Bellissima giornata calda con cielo azzurro. Gironzoliamo a vedere il bel centro della città, in particolare il mercato coperto in cui si vendono prodotti di qualità anche di importazione e la dimora di re Gustavo. In pomeriggio riprendiamo la TAV per l’aeroporto “Arlanda” e facciamo le varie operazioni per l’imbarco con check-in automatico obbligatorio. La sera in Italia ritroviamo il buio vero e purtroppo anche la pioggia.

2 commenti su “Capo Nord con il postale dei fiordi”

  1. Che bel racconto! Tutto organizzato a regola d’arte, a quanto pare. Ma per chi ama i viaggi di questo tipo ma non il pesce, c’è qualcosa di alternativo ai pasti principali?

    Grazie mille

    Bello il blog in generale!

  2. Ricordo che colazione e pranzo erano a buffet mentre la cena era alla carta. Mia madre, che non ama il pesce, è sopravvissuta benissimo. Il salmone affumicato, che si trova spesso, è comunque buonissimo! Ricordo pesce, carne, pasta, un sacco di dolci… Di sicuro non bisogna pensare ad un cibo mediterraneo perchè il menu è “nordico” con rarità come lingua di pesce fritta, balena, renna, … ma il bello è anche poter assaggiare nuovi sapori. A colazione c’erano cose assurde come pasta fredda, fagioli e salsiccia… ma anche tantissimi altri cibi a cui siamo abituati. La scelta nei buffet è veramente vasta, quindi… buon viaggio!

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